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Case vacanze: immobili da mettere a reddito

25 Settembre 2017

Non solo prima abitazione. Il mercato immobiliare sta ripartendo anche grazie alla spinta di nuove forme di investimento che vedono nel mattone una buona alternativa e una buona opportunità su cui puntare i propri risparmi. Soddisfatta la prima esigenza dell’acquisto della prima abitazione, fra queste nuove opportunità anche la formula del Bed & Breakfast: puntare su immobili, spesso da acquistare per poi ristrutturarli, riqualificarli e rimetterli sul mercato del turismo per ricavarne un reddito. È una strada nuova, ma in decisa crescita.

Gli ultimi numeri indicano questo fenomeno in maniera chiarissima: secondo infatti l’ultimo dato pubblicato dall’Istat il numero dei B&B in Italia si mantiene sulle 25.000 unità e secondo il “Rapporto B&B Italia 2016” (del portale Bed-and-breakfast.it) più del 72% dei B&B italiani si distribuisce tra Nord e Centro Italia; la percentuale rimanente si trova al Sud e nelle Isole.

Il confronto con lo studio precedente evidenzia una crescita dei B&B soprattutto al Nord (+12%), cui corrisponde un calo del numero di strutture presenti nelle Isole (-10%).

Un fenomeno nuovo, quindi, legato anche e spesso alla nuova tipologia di vacanze, spesso brevi, e che ribadisce come negli ultimi tempi, soprattutto in alcune grandi città in maniera particolarmente evidente, l’investimento immobiliare è legato sempre più spesso all’attrattività turistica della città per cui si acquista la casa per affittarla ai turisti, spesso dopo averla trasformata in B&B.

Realtà come Firenze e Roma avevano già anticipato questa tendenza, meglio se le case sono situate nei centri storici dove il fenomeno è talmente cresciuto negli ultimi anni addirittura da “spostare” la domanda di locazione residenziale in altre aree delle città. E questo fenomeno sembra essere agli albori in molte città italiane. In città come Napoli, Verona e Palermo, per esempio, dove la domanda di immobili ad uso investimento è passata in tre anni dal 28% al 41%, un vero e proprio boom che ha interessato per l’appunto gli immobili posizionati nelle zone centrali.

Ma un altro fenomeno legato alla crescita di strutture B&B è il cambiamento di trend delle offerte dei proprietari per rendere più appetibile il loro immobile sia dal punto di vista qualitativo, sia sotto il fronte dei servizi offerti ma anche a livello di finiture e caratteristiche degli immobili (ristrutturazioni e arredamenti di qualità).

In questo modo, oltre a farsi largo tra la concorrenza, possono spuntare introiti a notte più elevati che giustifichino anche l’investimento in zone mediamente più costose. Infatti un altro dato che emerge dall’indagine sui B&B rileva che è in aumento l’età media degli ospiti: la fascia di età 41-55 anni è aumentata dal 24% del 2007 al 48% del 2016. Questo potrebbe giustificare anche una disponibilità di spesa diversa ed la richiesta di standard qualitativi più elevati.

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