Come realizzare un tetto verde in città. | Chicercacasa.it
Prec    Succ

Come realizzare un tetto verde in città.

09 Marzo 2015

Se sentite la mancanza della natura, considerate l’opzione di creare un tetto verde.

Chi abita in città spesso si lamenta della lontananza dai parchi e dalla natura, pensando che sia un problema senza via d’uscita. In realtà esiste una semplice soluzione che si può realizzare appena fuori casa, anzi, sopra: il tetto verde.

Quando si parla di tetto verde, non si fa riferimento a un semplice terrazzo ricco di piante e fiori in vasi: si tratta invece di una vera e propria area verde, che può essere realizzata sopra le coperture dei box e sui tetti degli edifici. Per crearlo bisogna rivolgersi a dei professionisti, in quanto richiede l’applicazione di specifiche conoscenze tecniche: in sintesi si può dire che questo particolare giardino è composto da più strati sovrapposti, ognuno con una particolare funzione. In primo luogo consideriamo che esistono due tipologie di tetto verde, uno intensivo e uno estensivo.

In quello intensivo, chiamato anche giardino pensile, si realizza un’area accessibile, che può essere arricchita con svariati tipi di fiori e piante, ma che richiede anche un’adeguata irrigazione e manutenzione.

In quello estensivo si coltivano invece piante di piccole dimensioni, che trattengono la terra: la zona verde non è accessibile, ma il grado di manutenzione è più ridotto e anche il sistema di irrigazione è più semplice.

Analizziamo ora gli strati che compongono queste aree verdi, tutti sempre necessari: lo strato impermeabilizzante deve avere la caratteristica di essere antiradice, qualità ottenibile grazie alla presenza di sostanze repellenti mescolate in fase di realizzazione del prodotto; lo strato protettivo serve a proteggere quello impermeabilizzante e può essere ad esempio creato utilizzando apposite vernici; lo strato drenante svolge più funzioni, che consistono nel drenaggio delle acque piovane e di irrigazione in eccesso, nell’accumulo e riserva di acqua per la vegetazione, nell’aerazione delle radici e nella protezione aggiuntiva delle stratificazioni di impermeabilizzazione; lo strato filtrante ha lo scopo di permettere il passaggio della sola acqua tra due strati contigui; infine, arrivati verso la superficie, non resta che aggiungere il substrato di vegetazione e quello di vegetazione vera e propria. Nel tetto verde estensivo, inoltre, è sempre presente uno strato termoisolante, in quanto lo spessore della terra è minore rispetto a quello intensivo: in quest’ultimo caso infatti lo spessore della terra è sempre superiore ai 30 cm e ciò rende spesso inutile lo strato termoisolante.

Una volta realizzato il vostro tetto verde, non solo avrete ottenuto un bel risultato dal punto di vista estetico, ma avrete anche guadagnato molti vantaggi, sia economici, sia ambientali.

Considerando l’aspetto economico, un tetto verde estensivo raggiunge ottimi livelli di isolamento termico sia in inverno, sia in estate: ciò significa che si utilizza molto meno l’impianto di condizionamento nel periodo estivo e si possono abbattere i costi del riscaldamento in quello invernale. Inoltre questa copertura verde contribuisce a proteggere il tetto dal sole, dalla pioggia e dalla variazione della temperatura: in questo modo la durata della membrana di impermeabilizzazione del tetto viene aumentata.

Notevoli sono anche i vantaggi ambientali: in primo luogo il risparmio energetico di cui si è già parlato contribuisce anche alla protezione dell’ambiente; inoltre il tetto verde migliora la qualità dell’aria, in quanto le piante assorbono anidride carbonica, sostanza fondamentale nei processi vitali, ma anche responsabile dell’effetto serra.

Un altro merito di queste aree verdi consiste nel contrastare le isole di calore, un fenomeno che determina un microclima più caldo nelle aree cittadine: il verde è infatti in grado di respingere il calore, contribuendo così all’abbassamento della temperatura dell’ambiente, e le piante rilasciano umidità, favorendo così il raffreddamento dell’aria.

C’è poi un altro problema che negli ultimi anni affligge le nostre città, quello delle polveri sottili: il tetto verde contribuisce anche in questo caso, in quanto è in grado di assorbirle; le stime suggeriscono che un tetto verde estensivo abbia una capacità di assorbimento equivalente a quella di un albero adulto.

Prendiamo in considerazione anche il contributo alla biodiversità: creare queste zone ecologiche collabora al miglioramento e alla difesa dell’habitat naturale di uccelli e insetti. Se si pensa inoltre al notevole aumento delle precipitazione atmosferiche avvenute negli ultimi anni, il tetto verde viene in aiuto anche qui, riducendo il carico della rete fognaria: questi giardini infatti trattengono le acque meteoriche nelle piante e nel substrato e le rilasciano successivamente nell’atmosfera mediante processi di evaporazione.

Nel complesso, quindi, scegliere di non occuparsi solo del terrazzo, ma di ampliare la propria visuale e sfruttare il proprio pollice verde anche per il tetto comporta molti lati positivi. Aveva ragione Le Corbusier, quando tra gli elementi fondamentali dell’architettura poneva il toit terrasse, ovvero il tetto giardino: un modo per restituire il rapporto con il verde all’uomo, che può così circondarsi della natura tutt’intorno alla propria abitazione.

Tag

ARTICOLICORRELATI

Casa ristrutturata: vale il 25% in più

Il dato di partenza è molto efficace nella sua sintesi: un intervento di ristrutturazione edile aumenta il valore dell’immobile del …

Continua a leggere

Come scegliere il mutuo? Si può risparmiare …

Informarsi al tempo del web è cosa facile. E alla portata di tutti. A maggior ragione se in mezzo ci …

Continua a leggere

chicercacasa
quilatrova