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Condominio: manutenzione e risparmio

09 Febbraio 2016

Un risparmio annuo del 48% di consumo di gas per riscaldamento, oltre 10mila euro in meno in bolletta ogni anno, un investimento per ogni singolo appartamento inferiore ai 9mila euro.

Sono i primi numeri che danno ragione del peso degli sconti fiscali, bonus e agevolazioni del 65% e del 50% prorogati anche nel 2016 per interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica e che da quest’anno sono stati estesi per la prima volta anche ai condomini. E’ un patrimonio immobiliare vecchio di almeno 50 anni, altamente energivoro, e che fa pagare bollette salatissime alle famiglie che ci abitano, ma quasi mai è capace di prestazioni abitative confortevoli.

Può ripartire anche da qui l’edilizia. Ed è questa in realtà la vera sfida che dovrà affrontare il settore per uscire definitivamente dalla crisi. Anno nuovo, casa nuova. Ma sarebbe meglio annunciare con l’anno nuovo, anche condomini nuovi.

Estendendo il concetto all’efficienza, alle riqualificazioni, al comfort. E per meglio capire la portata di queste innovazione per l’abitazione anche in condominio occorre entrati nel concreto di queste misure, illustrando casi concreti per meglio capire che cosa significa per un proprietario di casa, per una famiglia o per un piccolo investitore riqualificare la proprietà abitativa. Sia sotto il profilo dell’investimento da affrontare, ma soprattutto sotto il profilo dei risparmi e dei benefici che ne derivano.

Ecco due esempi concreti. Due condomini, otto piani, complessivamente 35 appartamenti ciascuno. In entrambi si sono fatti interventi di isolamento termico delle facciate, in uno dei due si è anche coibentato il tetto, e si è fatta una sostituzione parziale dei serramenti. La bolletta si è dimezzata, a fronte di un investimento relativamente contenuto. Nel primo condomino il consumo di gas metano per riscaldamento era di 1.100 metri cubi l’anno, dopo i lavori è sceso a 770 mc con un risparmio in bolletta del 30% e limitando il fabbisogno di kWh da 137 a meno di 99.

Nel secondo caso, più articolato e complesso, il consumo di metano arrivava ogni anno a 160 mc, con un fabbisogno di almeno 157 KWh. I lavori programmati, per un investimento complessivo di 234mila euro, poco meno di 9mila euro per ogni proprietario per i lavori di isolamento e di 7.900 euro per gli infissi e serramenti, ha portato a un risparmio di quasi il 50%, a 70 mc di metano consumato l’anno e un fabbisogno sceso a 88 KWh.

Numeri che, rispetto alla spesa, fanno emergere chiaramente la validità dell’intervento. Ma la vera novità dal 2016, riservata in realtà ai condomini e alle imprese che avviano interventi di efficienza energetica, riguarda l’introduzione del nuovo meccanismo della certificazione energetica.

Si tratta di documento che consente di fare ricorso alle Esco, le Energy saving company, di anticipare le risorse finanziarie necessarie per i progetti di riqualificazione. Per i condomini, in particolare, il modello delle Esco è in grado di promuovere più intensamente la rigenerazione dell’immobile.

Le Esco, società di servizi energetici specializzati nell'effettuare interventi nel settore della efficienza energetica, sono anche in grado di offrire servizi energetici integrati all'utente, quindi progettazione, installazione, manutenzione e gestione degli impianti, in un'ottica di garanzia dei risultati e di finanziamento tramite terzi.

Non solo: ai condomini questa possibilità consentirebbe di pagare gli investimenti di efficientamento energetico direttamente in bolletta, scalando cioè senza un ulteriore esborso la quota di risparmi che ne deriverebbe dal minor consumo di gas metano. Insomma, il risparmio ottenuto ripaga direttamente l’investimento senza dover sborsare un euro.

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