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22 Agosto 2016
Continua la discesa dei prezzi del mercato residenziale, anche se in evidente frenata: i prezzi diminuiscono ma meno rispetto anche solo a sei mesi fa. Ma non a Bergamo. Che, anzi, evidenzia un andamento dei valori delle abitazioni completamente in controtendenza rispetto sia al dato regionale sia all’andamento nazionale.
Così, se in base ai valori rilevati dall’Osservatorio dell’ufficio studi del portale specializzato Immobiliare.it, nel primo semestre 2016 il calo si è comunque fermato a un -2,1%, a Bergamo la tendenza è stata ancora al rialzo: con una media dei prezzi degli immobili che ha toccato i 2.044 euro al metro quadro, negli ultimi dodici mesi (da giugno 2015 a fine giugno 2016) i valori delle abitazioni in città hanno ripreso a correre del +2,8%. Solo negli ultimi sei mesi del 2016 l’incremento dei prezzi per metro quadro è cresciuto del 2% e da marzo a fine giugno i valori sono aumentati di un altro 1,3%.
Viene confermata quindi la tendenza evidenziata alla ripresa dei valori, già sottolineata anche dagli operatori immobiliari locali, ed emersa nelle rilevazioni precedenti.
Dati – quelli di Bergamo - in netta contrapposizione con l’andamento nazionale che invece aveva fatto registrare, per il 2015 un -5,1% sui dodici mesi, diventato poi -2,9% nel secondo semestre dello scorso anno.
Più elevato a Bergamo anche il valore al metro quadro, rispetto alla media nazionale: in città come detto un metro quadro ha recuperato valore soprattutto nel primo semestre 2016 fissando il prezzo a 2.044 euro al mq, contro - a giugno 2016 – il prezzo medio di un immobile italiano pari a 1.964 euro al metro quadrato, anche se con oscillazioni importanti. Al Nord il costo evidenziato dall’Osservatorio sul mercato residenziale, in media, è pari a 1.969 euro al metro quadro che diventano 1.652 euro al Sud e addirittura 2.381 euro al metro quadro al Centro.
Importante anche la differenza in termini assoluti fra grandi e piccoli centri: nelle località con oltre 250.000 abitanti il costo medio al metro quadro è pari a 2.610 euro; 1.721 euro per ciascun metro quadrato nei comuni con meno di 250.000 residenti.
Le differenze, però, diventano minime se si analizzano i valori, e le relative variazioni, in termini percentuali; tanto al Nord quanto al Sud Italia i prezzi si sono ridotti del 2% su base annua e, rispettivamente, dello 0,7% e dello 0,6% da marzo a giugno 2016. Al Centro le diminuzioni di costo sono state pari al 2,5% nei dodici mesi e allo 0,5% nell’ultimo trimestre.
La situazione varia poco anche se l’analisi viene fatta considerando come parametro la dimensione della città; nell’anno i prezzi si sono ridotti dell’1,9% nei grandi centri, del 2,2% in quelli più piccoli.
«Come avevamo previsto – dichiara Guido Lodigiani, direttore Corporate e Ufficio studi di Immobiliare.it – dopo anni di forte crisi il mercato immobiliare italiano tende nuovamente alla stabilità e questo non può che essere un bene anche per gli investitori che, infatti, ritornano a guardare con interesse al nostro Paese».
Per fare un confronto più diretto fra i valori orobici, prendiamo a riferimento il capoluogo lombardo: a Milano i prezzi medi di un appartamento si fermano a 3.255 euro al metro quadro, valori ancora in discesa anche nel primo semestre 2016 (-0,3% nell’anno), città superata solo di un soffio da Roma, seconda nella classifica dei prezzi, città che registra un calo importante nell’anno (-2,4%) e arriva ad una media di 3.381 euro al metro quadro sorpassando di un soffio.
Anche nel primo semestre del 2016, invece, Firenze conserva il primato di capoluogo di regione più caro d’Italia con un prezzo al metro quadro pari a 3.418 euro, comunque inferiore dello 0,4% rispetto al 2015.
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