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Ristrutturazioni: confermate agevolazioni fiscali 2016

04 Gennaio 2016

Anno nuovo, ecobonus e agevolazioni fiscali vecchie.

Nella legge di Stabilità per il 2016, infatti, è stata confermata la triade dei bonus casa, vale a dire il bonus fiscale del 50% per le ristrutturazioni; il bonus fiscale Irpef del 65% sulle spese di riqualificazione edilizia; il bonus per l’acquisto di arredi. Le tre misure restano valide fino al 31 dicembre 2016. Alle tre agevolazioni si aggiunge poi anche il bonus mobili, quest’anno esteso alle giovani coppie sotto i 35 anni (anche solo un membro) alle prese con l’acquisto della prima casa, e ai quali spetta un tetto agevolativo raddoppiato, e cioè pari a 20mila euro.

Insomma, anche per quest’anno dunque, sarà possibile usufruire delle detrazioni al 65% e al 50% sui lavori di casa, sugli interventi per il miglioramento energetico degli edifici e sull’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici. Ma attenzione, salvo un’ulteriore proroga anche al prossimo anno, dal 2017 gli sgravi fiscali sono destinati a una forte riduzione. Questo significa che, se non ci sarà stabilizzazione del credito d’imposta, a partire dal 2017 tutti i bonus si ridurranno al 36% e le spese massime ammesse alle agevolazioni verranno dimezzate. Intanto, però tutto rimane confermato, compresa la formula in vigore nel 2015 che resta dunque valida.

In sintesi: l'ecobonus del 65% è stato esteso per tutti i lavori realizzati entro il 31 dicembre 2016. Consiste in una detrazione fiscale dall’Irpef o dall’Ires,ripartita in dieci anni (vale a dire in 10 rate annuali), su una spesa massima di 100mila euro. Possono usufruire del credito d’imposta tutti i contribuenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono l’immobile oggetto di intervento per la riqualificazione energetica. Da quest’anno, inoltre, il bonus è stato esteso agli ex Iacp che ristrutturano le case popolari.

Complessivamente, gli interventi ammessi all’agevolazione fiscale nel dettaglio, riguardano: la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento; il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre, porte); l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda; la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Gli interventi potranno riguardare il singolo appartamento, ma anche le parti comuni degli immobili condominiali. Si potranno detrarre le spese riguardanti i lavori edili relativi all’intervento di risparmio energetico, le prestazioni professionali necessarie, le forniture e la posa in opera di materiali di coibentazione e di impianti di climatizzazione, nonché i costi della realizzazione delle opere murarie ad essi collegate.

Condizione da rispettare: l’ecobonus non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste, come ad esempio il bonus ristrutturazioni. Conferma ufficiale anche per il bonus ristrutturazione, valido per gli interventi edilizi che non contemplano il miglioramento energetico. In questo caso la detrazione fiscale ammonta al 50% e può essere ammortizzata in dieci rate annuali su una cifra massima di 96 mila euro.

Possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l'inquilino o il comodatario.

Il credito d’imposta verrà erogato per gli inteventi di manutenzione ordinaria, fatti sulle parti comuni di edificio residenziale; manutenzione straordinaria sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali di restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali di ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziali e di ristrutturazione edilizia di interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie.

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