Valbrembo - capannone di circa 550 mq comm.li, situato nell'area industriale del comune di valbrembo; la soluzione è riscaldata, ha vetrate, un bagno con doccia e antibagno, parcheggio privato. Il portone di accesso ha un'altezza dica. 4,5 mt. . Possibilità di metratura inferiore. Situato sulla sponda sinistra del fiume brembo a circa 8 chilometri a ovest di bergamo, il paese apre le porte di accesso alla val brembana per chi proviene dalla parte meridionale della provincia. Storia alcuni recenti studi indicherebbero che in località briolo potrebbero essersi verificati alcuni stanziamenti di popolazioni galliche in un periodo compreso tra il v e il iv secolo a.c., ipotesi tuttavia non suffragata da ritrovamenti archeologici. Il primo nucleo abitativo stabile risale invece all'epoca della dominazione romana, quando si svilupparono piccoli insediamenti stabili favoriti dalla posizione territoriale, vicina al capoluogo orobico e posta in quella che un tempo veniva chiamata val breno, compresa tra il fiume brembo e i colli che scemano dalla parte alta della città di bergamo. La collocazione di questi accampamenti probabilmente era nei pressi dei centri abitativi di scano e briolo che, con ossanesga, compongono l'attuale territorio comunale. A perorare tale ipotesi sono alcuni resti risalenti a quel periodo tra cui spicca una tomba, ma anche l'origine del toponimo scano, il cui suffisso -ano sarebbe di chiara matrice romana. Con la fine dell'impero romano il territorio vide un periodo di scarsa antropizzazione, almeno fino all'arrivo dei franchi che, istituendo il sacro romano impero, diedero vita al feudalesimo. Il territorio venne inizialmente dato in gestione ai monaci di tours, i quali lo permutarono in favore delle proprietà ecclesiastiche della città di bergamo. Durante il periodo medievale i borghi che compongono valbrembo ebbero un grande sviluppo, come ancora testimoniano le antiche costruzioni che compongono i centri storici di scano e ossanesga. Il nucleo abitativo di briolo rivestiva grande importanza strategica, data la presenza di un ponte sul fiume brembo, in prossimità di un restringimento del corso del fiume stesso, che lo collegava con la piana di lemine (ora almenno) e la valle san martino. Vi furono anche scontri tra le fazioni avverse dei guelfi e dei ghibellini, come si evince dalle numerose torri e fortificazioni che costellano il centro storico, risalente a quel periodo. La situazione ritornò alla normalità a partire dal 1427 quando il territorio comunale entrò a far parte della repubblica di venezia, che con una serie di decreti riuscì a migliorare le condizioni sociali ed economiche della popolazione. Da quel momento non si verificarono più episodi di rilievo e i borghi di valbrembo seguirono le sorti politiche del capoluogo orobico, vivendo nella tranquillità della propria vita rurale fino al xx secolo quando, nel 1928, si verificò l'unione amministrativa dei comuni di ossanesga e scano al brembo.