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17 Luglio 2017
Il posto auto, o meglio ancora, il garage resta un bene immobile fra i più appetibili sia come forma di investimento, sia come soluzione dove mettere i propri risparmi per arricchire la propria abitazione di una pertinenza che aggiunge valore all’abitazione nel suo complesso.
I dati sulle compravendite di box e posti auto certificano con atti concreti questo trend e così, secondo le ultime rilevazioni del Centro studi di Tecnocasa, è emerso che nel corso del 2016 si sono compravenduti 307.640 box e posti auto. Il dato relativo al primo trimestre del 2017 ha ulteriormente confermato questo trend registrando transazioni in aumento: +8,7% le compravendite complessive di box e posti auto rispetto al primo trimestre 2016, per un numero pari a 71.605.
Prezzi in diminuzione
Nel secondo semestre del 2016 nelle città i prezzi dei box sono diminuiti dello 0,8%, quelli dei posti auto dell’1,6%. Continua quindi il ribasso dei valori di queste tipologie che hanno visto ridimensionarsi la domanda in seguito alla crisi immobiliare. Ancora una volta la diminuzione più importante si registra a Genova, proprio una delle grandi città il cui mercato immobiliare è ancora in sofferenza. I valori più alti si registrano sempre nelle zone centrali dove comunque l’offerta di box non è elevata, ci sono difficoltà di parcheggio e, spesso, immobili storici privi o con pochi box.
Buoni i rendimenti da locazione.
L’analisi dei dati fa quindi emergere che il 65,5% delle operazioni che hanno interessato i box hanno avuto per oggetto la vendita, il 34,5% sono operazioni di locazione. I rendimenti da locazione dei box si aggirano intorno al 5,9% annuo lordo e questo dato spiega perché il 55% di chi ha acquistato il box lo ha fatto con finalità di investimento.
La restante parte ha comprato per uso proprio. Dal secondo semestre del 2017 i prezzi dei box sono diminuiti del 35%. Se si decide di investire in box è necessario considerare la zona: conviene farlo laddove scarseggiano le possibilità di parcheggio e dove c’è un bassa presenza di box rispetto alle abitazioni (ad esempio nelle zone centrali e semicentrali delle grandi città).
Sono da escludere le zone che si sono sviluppate urbanisticamente negli ultimi anni perché sicuramente ci saranno box a sufficienza e le aree dove sono stati costruiti parcheggi o introdotti parcheggi per residenti. Da valutare anche le zone ad alta presenza di uffici, soprattutto se non sono ottimamente collegate con i mezzi di superficie e non ci sono parcheggi disponibili. Bisogna infine tenere conto delle spese di gestione (condominiali) del box, che sono generalmente contenute.
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