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11 Novembre 2016
La manovra finanziaria per il 2017 è ancora all’esame di Bruxelles. A Roma, intanto si aspetta di conoscere la versione che approderà in Parlamento. Il testo che ne uscirà non necessariamente sarà identico a quello di entrata. E così vale anche per il pacchetto di agevolazioni e di sgravi fiscali previsti per il settore dell’edilizia e della casa.
Finora gli annunci, appunto, hanno solo indicato una serie di intenzioni per confermare o prorogare le misure già in vigore. In particolare l’ecobonus del 65%, dovrebbe essere prorogato di un anno, quindi fino al 31 dicembre 2017, misura riconosciuta sull’Irpef per le spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico sulle unità immobiliari. La novità dovrebbe prevedere condizioni più favorevoli per i lavori in condominio e nelle case popolari (gli Iacp). Fra queste la possibilità di usufruire dell’ecobonus fino al 31 dicembre 2021. In aggiunta, dal 2017, era stato annunciato che l’incentivo sarebbe salito al 70% per gli interventi sull’involucro e al 75-80% per il miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva. Al momento però, nel testo che è volato a Bruxelles (prova delle reali intenzioni della manovra), di questa seconda parte di agevolazioni – bonus fino all’80% - non ci sarebbe traccia.
Il nuovo quadro di regole
Per il resto, tuttavia, le intenzioni del governo sarebbero tutte effettivamente di conferma, salvo che nei giorni scorsi è circolata la nuova ipotesi di una proroga complessiva dell’intero pacchetto ecobonus fino al 2019. Altra novità: confermata anche la proroga al 31 dicembre 2017 della detrazione 50% sulle ristrutturazioni e, in ultimo, anche il bonus del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata. Ma, nel documento consegnato all’Europa, non ci sarebbero invece indicazioni del bonus mobili per le giovani coppie che acquistano la prima casa.
Fisco meno opprimente
Intanto, il 2017 e, per alcune misure, quest’ultima parte del 2016 si conferma ancora e comunque l’anno in cui il Fisco mantiene la “ritirata” della sua presa sul mattone. Nel 2017, il peso fiscale resta ridotto e agevolato. Sono almeno tre i casi in cui l’associazione illustra, anche per sottolineare come le detrazioni – nella casistica presa in considerazione - vadano incontro ad un’esigenza non solo di sostenibilità e di comfort abitativo, ma anche di risparmio energetico sulla bolletta. La detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva, per esempio, garantita solo per il 2016, consente l’acquisto di casa di classe energetica A e B con il forte sconto fiscale, se acquistata da un’impresa costruttrice, direttamente o tramite agenzie immobiliari, e a prescindere dall’uso, cioè se destinata come prima casa, da dare in affitto o da tenere a disposizione. Tecnicamente si tratta di un rimborso come riduzione dell’Irpef, e si ottiene direttamente nella dichiarazione dei redditi in 10 quote annuali.
Affitto e sconti fiscali
Poco più di un anno ancora – la misura resta cioè in vigore fino a tutto il 2017 – per un altro incentivo fiscale. Acquistando infatti da un’impresa costruttrice o da altri soggetti, direttamente o tramite agenzie immobiliari, un’abitazione in classe energetica A o B da destinare all’affitto, con un canone non superiore al canone concordato (il valore è fissato dalle associazioni dei proprietari e degli inquilini e a Como risulta essere praticamente in linea ai prezzi di mercato) per almeno 8 anni, il Fisco garantisce una deduzione Irpef del 20% del prezzo dell’immobile entro un valore di 300mila euro: la deduzione massima è quindi fino a 60.000 euro. A questa va aggiunta la deduzione Irpef degli interessi passivi nel caso si sia accesso un mutuo per l’acquisto della casa. La deduzione viene riconosciuta sul reddito complessivo imponibile sempre attraverso la dichiarazione dei redditi con modello Unico o 730, e da ripartire in 8 quote annuali. Un esempio: nel caso di acquisto di un’abitazione del valore di 250.000 euro e nel caso venga poi data in affitto a canone concordato il risparmio potrà variare da 11.500 euro a 21.500 euro in funzione della propria aliquota Irpef fra il minimo di 23 al massimo di 43% (cioé da 1.437 a 2.687 euro l’anno: 250.000 euro moltiplicato per 20% e quindi per la corrispondente aliquota Irpef).
Ultime occasione di sconti
Un ultimo caso emerso riguarda la detrazione Irpef del 50% riconosciuta nel caso di acquisto di abitazioni ristrutturate. Questo sconto agevolato del 50% vale però solo per il 20016, perché dal prossimo 2017 – salvo proroghe – la detrazione Irpef tornerà al 36%. Così, per ancora tre mesi, acquistando da un’impresa costruttrice un’abitazione all’interno di immobili interamente ristrutturati, a prescindere dall’uso (come prima casa, da dare in affitto o da tenere a disposizione) e dalla classe energetica, viene riconosciuto uno sconto sull’Irpef del 50%: la detrazione è del 25% del valore dell’immobile, ma fino a un massimo di 96.000 euro (tornerà a 48.000 euro dal prossimo 1 gennaio 2017) per ogni abitazione acquistata. Per esempio: per un’abitazione ristrutturata il cui prezzo è di 250.000 euro il risparmio garantito sarà di 31.250 euro complessivi (3.125 euro di detrazione l’anno per dieci anni.
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