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La ripresa della casa: Bergamo in ascesa

11 Aprile 2016

Arriva un’ulteriore conferma della ripresa del mercato immobiliare anche per la città di Bergamo.
Una ripartenza delle compravendite che indubbiamente si consolida pur restando su ritmi giudicati blandi. Alcune significative differenze comunque sono evidenti in questo fenomeno di ripartenza anche a livello locale. E sono sempre più tangibili anche a Bergamo, allo stesso modo di molte altre città di provincia che stanno ripartendo solo ora – i segnali della strada già imboccata dalle grandi città metropolitane.

Bergamo quindi in ripresa confermata, da un tasso delle compravendite in aumento del 9,4% di inizio 2016 rispetto d un anno fa: significa in termini assoluti un valore di quasi 1.300 unità immobiliari passate di proprietà negli ultimi dodici mesi.

Resta significativa anche la frenata del calo dei prezzi, intorno ad un -1,7% valore inferiore rispetto alla media nazionale del -2%. A Bergamo, inoltre, il prezzo medio dell’usato si è così attestato intorno ai 1.400-1.500 euro al metro quadrato, sostanzialmente in linea con la media nazionale dei centri capoluogo di provincia.

Altro dato da mettere in evidenza e che caratterizza questa nuova fase del mercato immobiliare è la netta riduzione dei tempi di vendita in città: oggi si compra o si vende con tempi ben al di sotto di un anno, in media la trattativa si conclude intorno ai 9,5 mesi. In questa dinamica dei tempi sulla conclusione delle trattative anche il livello di sconto applicato che, a Bergamo, nell’ultimo anno, ha segnato valori fino al 18%.

Tutti valori che se messi a confronto con il trend delle tredici città rilevate dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’istituto di ricerca Nomisma, sottolineano il buon andamento e la positiva prospettiva per Bergamo: a livello nazionale la frenata del calo dei prezzi è stata del -2%, la diminuzione dei tempi di vendita di 8,7 mesi contro i quasi dieci di un anno fa, la stabilizzazione degli sconti in fase di trattativa attorno al 17%.

Secondo l’Osservatorio Nomisma, in sostanza si tratta di un trend che dovrebbe confermarsi quest’anno. E le previsioni degli operatori anche bergamaschi, confermano la tendenza: il saldo tra sentiment positivo e negativo si aggira attorno al 40% sia per quanto riguarda la domanda, sia per le transazioni previste. Saldo che si rivela molto più marcato di quello rilevato per i grandi centri.

L’Osservatorio Nomisma, nel suo ultimo Rapporto, conferma che le compravendite sono aumentate nelle principali città capoluogo di provincia nel 2015 del 9,2%, contro il +6,5% nazionale e il +6% delle aree metropolitane (dato confermato dall’Agenzia delle Entrate). Sul fronte dei prezzi, nell’ultimo anno la discesa media nelle 13 città è stata 2% per l’usato e dell’1,5% per il nuovo: cali più contenuti rispetto a quelli delle 13 aree metropolitane, che, sempre secondo Nomisma, si attestano al -2,5% e al -2,1%. Altro dettaglio: a livello nazionale le compravendite senza mutuo sono praticamente pari a quelle dello scorso anno, segno che la crescita è dovuta soprattutto al soddisfacimento della domanda di prima casa o al mercato di sostituzione, dove ci sono ancora ampi margini di sviluppo, rispetto a quello di investimento.

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