Ribasso dei tassi d’interesse al minimo stor…
Quasi dimezzati: il tesoretto che bisogna mettere da parte per comperare casa nell’arco di una vita si è quasi dimezzato. …
06 Giugno 2016
Casa, banche, credito e prezzi: sono i quattro grandi ingredienti dei sette anni di difficoltà, sette anni di ribassi e solo ora qualche timido segno di ripresa.
Il segno della crisi del mercato immobiliare è anche questo. Soprattutto questo. Il crollo non solo dei prezzi e del valore degli immobili, ma perfino dei canoni d’affitto. Il 2007 si era chiuso con una stabilità dei canoni di locazione, ma in svariate città, come Bergamo per esempio, si erano registrati perfino valori al ribasso. Il trend verso il segno negativo è iniziato così. I proprietari iniziano così, dal quel momento, a stabilizzare o ribassare i canoni di locazione solo per fidelizzare l’inquilino puntuale nei pagamenti.
Ma è nel 2008 che gli affitti registrano un vero ribasso generalizzato; si tratta dell’anno in cui la stretta creditizia inizia a rallentare le transazioni del mercato immobiliare, determinando un aumento di domanda di immobili in affitto. Nonostante questo i canoni diminuiscono, perché c’è ancora tanta offerta sul mercato e perché i proprietari sono propensi a ribassarli. Si intravede un altro cambiamento: i potenziali inquilini sono sempre più attenti alla qualità dell’immobile da affittare, prediligendo quelli in buono stato e quelli ben arredati. Questo grazie anche all’abbondante offerta immobiliare presente sul mercato. Il 2009, poi, conferma la tendenza ed è l’anno in cui si consolida questo trend al ribasso. Nel 2010 in alcune grandi città l’aumento della domanda si fa sentire sui valori, stabilizzandoli.
I proprietari delle abitazioni diventano selettivi nella scelta dell’inquilino, temono eventuali morosità. Una tendenza che continuerà anche nel 2011 e nel 2012. Nel 2013 i canoni di locazione si abbassano ulteriormente e si segnala una diminuzione dei valori del 2,1%.
Le motivazioni si racchiudono in un aumento dell’offerta immobiliare, nella diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e nella volontà dei proprietari di andare incontro agli inquilini “affidabili” ribassando i canoni di locazione. Aumenta la rigidità da parte dei proprietari ad affittare l’immobile e desiderano sempre piu? garanzie.
Nel 2014 i canoni di locazione sono ancora in discesa a causa della diminuita disponibilità di spesa dei potenziali inquilini e dall’aumentata offerta sul mercato di immobili in affitto. Ma sono gli ultimi mesi: il secondo semestre, infatti, una prima lieve svolta, si vede un lieve rialzo dei canoni di locazione in alcune aree delle grandi città.
La maggioranza di coloro che cerca casa in affitto lo fa per trovare l’abitazione principale, insieme a chi si trasferisce per lavoro e per motivi di studio. Il contratto più praticato è quello a canone libero, ma aumenta l’appeal del contratto a canone concordato grazie anche alla cedolare secca agevolata. Prevalgono nettamente sulle altre solo alcune tipologie immobiliari: le più affittate sono il bilocale e il trilocale. Nel 2015, la vera svolta, lenta ma di ripresa: i canoni di locazione nelle grandi città hanno segnato una diminuzione del -0,8% per i monolocali, dello 0,5% per i bilocali ed un aumento dello 0,3% per i trilocali. Non si riscontrano importanti cambiamenti rispetto all’anno precedente se non un lieve aumento dei canoni di locazione nel secondo semestre del 2015. Importante invece sottolineare anche per questo anno un incremento del ricorso al canone concordato.
Tag
Quasi dimezzati: il tesoretto che bisogna mettere da parte per comperare casa nell’arco di una vita si è quasi dimezzato. …
Il posto auto, o meglio ancora, il garage resta un bene immobile fra i più appetibili sia come forma …