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04 Gennaio 2016
Dopo tanti annunci e tentativi, questa volta è quasi sicuramente la prima vera rivoluzione che coinvolge la l’edilizia.
La casa diventa sempre più habitat naturale (o veramente pochissimo ci manca), un’abitazione ad altissime prestazioni ed efficienza energetiche. E ad altissimo comfort. Quello che scatta da oggi non è solo il debutto della casa a consumi quasi zero. In Lombardia, da oggi, diventa un obbligo e una regola per sempre.
Così da oggi, 2 gennaio 2016 per costruttori, imprese, progettisti e privati cittadini ci sarà un nuovo salto di qualità per chi decide di costruire una casa nuova o per chi ristruttura un edificio.
L’approccio al costruire verrà letteralmente ribaltato rispetto a quanto fatto e incentivato finora: non più costruire solo sfruttando le energie rinnovabili e gli impianti tecnologici per tagliare costi e garantire un risparmio in bolletta. Ma la rivoluzione inizia dalla fase di progettazione per avere obbligatoriamente case costruite solo con un bassissimo livello di consumo, meglio se nessuno. Altrimenti nessun permesso edilizio. Pochissimo bisogno di energia, e quel poco di fabbisogno energetico dovrà essere coperto con energia verde. In compenso molto comfort e qualità dell’abitare.
Da oggi, anno 2016, questo sarà il principio cardine del nuovo modo di progettare e costruire edifici in Lombardia. E’ la diretta conseguenza della legge regionale del 2012 che anticipò al 2016 per tutti i nuovi edifici il concetto di “edificio a consumo quasi zero”, che la Direttiva europea 31 del 2010, invece, rendeva obbligatorio dal 2019 per gli edifici pubblici e dal 2021 per quelli residenziali privati.
È il momento della svolta.
L’edilizia ha di fronte un futuro in gran parte ancora tutto da costruire. I driver di questa svolta sono creatività, innovazione tecnologica, nuovi materiali ecotech. Ma, ora, non la impone più solo una richiesta di maggiore sostenibilità, di più pesanti risparmi o riduzione di costi. O il momento ancora evidente di fragilità economica. Ora lo impone anche una legge.
I decreti del ministero dello Sviluppo economico sono in vigore, i parametri europei sono stati recepiti, e la Regione Lombardia, prima in Italia, ha deciso di anticipare al gennaio 2016, l’entrata in vigore dei nuovi requisiti edilizi: per le nuove costruzioni, le nuove case, per ogni tipo di ristrutturazione di vecchi immobili sarà d’obbligo seguire criteri e parametri della casa a consumo quasi zero.
Il principio è semplice. Ma al tempo stesso cambia tutto: è un’abitazione che consuma poco o nulla, assicura benessere termico senza o con una minima fonte energetica. E quel poco di fabbisogno energetico che ancora resta da soddisfare, dovrà essere coperto da una fonte di energia rinnovabile.
Sarà cruciale l’efficienza energetica, ma soprattutto l’uso efficace dei materiali, la gestione degli sprechi, perfino l’efficienza della distribuzione dell’acqua, da quella corrente a quella piovana, e che impone un ampio utilizzo di strategie di riciclo anche dei materiali.
Per esempio, nella nuova casa “a consumo zero” un tetto ben isolato riparerà dal freddo ma diventa anche una efficace barriera contro il caldo eccessivo d’estate.
Se fra gli interventi e le spese previste c’è la ristrutturazione, decisivo orientarsi verso materiali chiari e riflettenti, come le lamiere di nuova generazione o tegole chiare. I lastrici solari possono essere rivestiti con resine trattate, meglio ancora di colori chiari. Sui tetti piatti l’indicazione è predisporre aree verdi: piccoli prati in quota riducono l’inquinamento, contengono l’acqua piovana e determinano una importante mitigazione termica, primo contributo per la riduzione dei punti di calore e del consumo energetico per la climatizzazione. Poi ci sono i pannelli solari, che possono alimentare perfino ascensori (i nuovi impianti arrivano a ridurre i consumi fino al 70%) e pompe per il riscaldamento assicurano un notevole risparmio in bolletta.
Insomma, è il debutto in pieno della biodedilizia, dove appare evidente quanto diventa cruciale e decisivo la scelta dei materiali ecotech, per involucro, tetti, impianti, per l’isolamento naturale, le finiture naturali e perfino per lo sfruttamento massimo della luce naturale, così da ridurre al massimo il consumo di energia elettrica.
Cambia l’edilizia, ma – altra importante novità - cambia anche tutto l’approccio alla casa da parte di tutte le discipline e di tutti i professionisti – dagli architetti agli strutturisti fino agli impianti - che ruotano intorno a un’abitazione e che dialogano in continuazione e direttamente con i costruttori.
L’esigenza nuova che si impone è ora il forte coordinamento fra loro, progettazione, scelta dei materiali, costruzione fino alla fase di manutenzione delle strutture. E questo dovrà valere per tutti i componenti della nuove case, le abitazioni di un futuro che inizia oggi.
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