Paladina: in piccolo contesto signorile e riservato, spazioso monolocale di recente realizzazione. La soluzione è suddivisa in soggiorno/camera da letto, cucina separata, antibagno ed ampio bagno. Termoautonomo ed aria condizionata presenti. Completa la soluzione uno spazio esterno esclusivo da poter utilizzare come posto auto per due veicoli o come spazio esterno. Storia i primi segni della presenza umana sul territorio paiono risalire alla preistoria, quando si verificarono insediamenti palafitticoli sulle rive del fiume brembo. Il primo nucleo abitativo stabile risale invece all'epoca della dominazione romana quando si svilupparono piccoli insediamenti stabili favoriti dalla posizione territoriale, vicina al capoluogo e posta in quella che un tempo veniva chiamata val breno, compresa tra il fiume brembo e i colli che scemano dalla parte alta della città di bergamo. In quel periodo storico nel borgo sorsero alcuni piccoli palazzi, a conseguenza del frequente passaggio di rappresentanti imperiali che sovente svolgevano i propri affari in queste zone. Secondo alcuni studi, il toponimo potrebbe derivare proprio da questa situazione, con palazzo poi traslato in palatinum. Altre correnti di pensiero vedrebbero l'origine etimologica del nome nel termine palafitte, a memoria dei primi insediamenti. Tuttavia per trovare il primo documento scritto che attesta l'esistenza del paese bisogna aspettare l'anno 856 quando si menziona la costruzione di una chiesa dedicata a sant'alessandro. In quel periodo il territorio era inserito nel sacro romano impero, in cui si sviluppò il feudalesimo e venne dato in gestione ai monaci di tours, i quali lo permutarono in favore delle proprietà ecclesiastiche della città di bergamo. Mosè del brolo cita sombreno, come breno, in un poemetto del suo liber pergaminus, datato 1120. Durante il periodo medievale paladina ebbe un grande sviluppo, come ancora testimoniano le antiche costruzioni che compongono il centro storico, e risentì delle lotte tra guelfi e ghibellini. A tal riguardo sorsero numerosi edifici a scopo difensivo tra cui anche un castello con torri d'avvistamento, nonché una piccola rocca posta sul colle di sombreno. La situazione ritornò alla normalità a partire dal 1427 quando il territorio comunale entrò a far parte della repubblica di venezia che con una serie di decreti, riuscì a migliorare le condizioni sociali ed economiche della popolazione. Da quel momento non si verificarono più episodi di rilievo a paladina, che seguì le sorti politiche del capoluogo orobico, vivendo nella tranquillità della propria vita rurale fino al xx secolo quando visse un sempre maggiore incremento delle attività industriali, a scapito degli antichi mestieri.
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