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15 Luglio 2015
Se sentite la parola domotica pensate ancora a un lontano futuro e a scenari fantascientifici?
Se è così vi sbagliate, perché la domotica si sta gradualmente diffondendo nelle abitazioni e non ha certo l’obiettivo di catapultarvi nel futuro, ma piuttosto quello di rendere più facile la vita quotidiana.
Cerchiamo quindi di capire effettivamente di che cosa si tratta, partendo dall’etimologia del nome: domotica deriva infatti dalla fusione di domus, che in latino significa casa, e robotica e fa quindi riferimento a una scienza interdisciplinare volta a migliorare le condizioni di vita, rendendo intelligenti apparecchiature e impianti domestici. Infatti si parla anche di casa intelligente, intendendo un ambiente dove le apparecchiature sono in grado di svolgere funzioni programmate e a vari livelli di autonomia.
La domotica quindi integra i sistemi elettrici ed elettronici della casa con l’obiettivo di renderla più confortevole e di ottimizzare i consumi: il tutto può essere gestito dal proprio smartphone o da qualunque apparecchio con una connessione internet.
Questa disciplina interviene in vari aspetti della vita domestica, ma al momento l’ambito dove viene maggiormente utilizzata è quello che riguarda il tema sicurezza: ciò significa che nelle case vengono installate telecamere per il video controllo sia locale sia a distanza, insieme a sensori di rilevamento del movimento e di apertura delle porte; tutto il sistema può essere controllato anche quando si è distanti, per esempio in vacanza.
Inoltre, in caso di necessità, ci si può connettere direttamente con un servizio di vigilanza. La domotica applicata all’ambito della sicurezza, inoltre, prevede anche le segnalazioni di allarme collegate, per esempio, a una fuga di gas o a un incendio.
Il secondo obiettivo per chi sceglie di abbracciare la domotica è quello di ottimizzare i consumi: ciò è possibile grazie al controllo degli elettrodomestici e del consumo di energia. Per esempio quindi, nel settore della gestione dell’ambiente, vengono utilizzati dei sensori che permettono di orientare la climatizzazione al massimo comfort e allo stesso tempo al risparmio energetico.
Per lo stesso motivo si può per esempio impostare lo spegnimento di un calorifero nel caso in cui si trovi sotto una finestra aperta. Consideriamo ora l’ambito degli elettrodomestici: l’impianto centralizzato deve provvedere a monitorare le varie attività ed eventualmente a disattivare un elettrodomestico per evitare un blackout dovuto al sovraccarico di corrente.
Nel campo dell’illuminazione invece è ormai diffusa la soluzione che prevede la sostituzione dell’interruttore manuale con uno elettronico; inoltre è prevista la gestione dell’apertura e della chiusura delle tapparelle, movimenti che possono essere programmati a un determinato orario oppure essere gestiti manualmente.
Prendiamo ora in analisi gli ambienti esterni: nel caso di un temporale improvviso la domotica può fare in modo che le tende si ritirino e che l’impianto di irrigazione si disattivi.
Tutte queste possibilità sono solo alcune di quelle che si possono effettivamente realizzare: basta scegliere le opzioni che meglio rispondono alle singole esigenze per comporre la propria casa intelligente.
Non ci si deve quindi spaventare davanti a queste innovazioni tecnologiche, pensando che siano complicate da gestire e ancora troppo futuristiche.
A questo proposito è utile ricordare che la domotica risponde sempre a specifiche caratteristiche: deve avere un’interfaccia user friendly, per facilitare la vita quotidiana e non, al contrario, renderla più complicata; deve essere affidabile e garantire la continuità di funzionamento di tutti i sistemi che gestisce; infine deve avere un costo contenuto, che possa quindi essere alla portata di tutti, tenendo sempre presente che la spesa varierà a seconda del tipo di impianto che si sceglie di creare.
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