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La domotica: la casa diventa tecnologica e smart

11 Gennaio 2016

È l’internet delle cose. E oggi a maggior ragione entra anche nelle case.

Basta un clic da uno dei nostri dispositivi più diffusi, computer, telefonino o tablet per dare ordini alla nostra abitazione, o meglio, per governare gli impianti di casa nostra. Avviare la lavastoviglie dall’ufficio, accendere la lavatrice durante una pausa riunione. Oppure i termosifoni mezz’ora prima di arrivare a casa. Ma anche accendere le luci del giardino appena dopo il tramonto e spegnere quelle di casa rimaste accese. E poi mettere la casa in sicurezza innescando il sistema d’allarme, direttamente dall’auto e mentre si sta andando in ufficio.

La casa è già diventata intelligente, l’abitazione non è solo “smart”, ma decisamente anche più sicura. App, device, smartphone, hub: tanti termini ma per sottolineare che oggi è sufficiente un solo dispositivo per tenere sotto controllo la propria abitazione. E allo stesso tempo riuscire a gestirla anche mentre si è fuori casa. La casa a portata di clic. L’era della domotica, insomma, avanza a grandissime falcate.

Tecnicamente si chiama “smart hub”, è la soluzione a cui si stanno orientando ormai tutte le grandi case produttrici di tecnologia per gestire casa da un telefonino a da un tablet. E lo fanno – rielaborando velocemente sistemi già in funzione, ma questa volta puntando anche sui costi, tanto da poter parlare oggi di una domotica low cost.

Prezzi che variano fra i 70 e i 200 euro per una piattaforma che metta in rete tutti i device ad alto contenuto tecnologico dispersi per casa, ma che fra loro ancora non si “parlano”. Questo il vantaggio, ma anche la comodità di poterlo fare da un solo dispositivo. Philips, Nest, Belkin, Sonos, Yale, Whirlpool fino a Google passando perfino da Twitter o Facebook: sono solo alcune delle aziende che sul mercato stanno massicciamente investendo per esempio in lampadine Hue collegabili ad un tablet, o in termostati Nest governabili dal cellulare, o in nuove serrature blindate che si comandano a distanza fino alle innovative e futuristiche cucine totalmente touchscreen: mentre si cucina tra l’altro appare sul piano di cottura i link Facebook da dove poter scegliere e seguire ricette particolari e pronte da essere messe in pratica.

Ma il top dell’hi-tech di casa è il prodotto messo a punto dalla startup SmartThings: arriva da Oltreoceano, è un braccialetto estremamente personalizzato sulle proprie caratteristiche biologiche e collegato al sistema dei device di casa: appena ci si sveglia mette in moto i suoi link, attiva luci, ambienti e accende il riscaldamento per un ambiente perfetto.

Dalla cucina, o meglio, dalla smart house così attrezzata, si arriva fino alla porta di casa o alla recinzione dell’intero edificio. È l’altro tema: la sicurezza. Anche qui le soluzioni sono molteplici, partendo dalle webcam o telecamere wirless integrate con il proprio smartphone attraverso cui è possibile tenere anche visivamente sotto controllo l’abitazione. Anche in questo settore Google ha un po’ battuto tutti accaparrandosi - un anno fa – la Dropcam, azienda leader nei sistemi di videosorveglianza.

Anche sotto il profilo della sicurezza, la smart-home è abbordabile per i prezzi: ogni videocamera wifi oggi costa meno di 200 euro, è dotata di zoom, visione notturna, microfono, altoparlante, e alert automatico del pericolo. Senza dimenticare che il periodo più a rischio per i furti in casa non è agosto, come tutti credono. Ma è dicembre il mese più critico.

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