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Meglio ristrutturare o comprare una casa nuova?

23 Maggio 2017

La ristrutturazione della casa e la riqualificazione anche in chiave energetica affascina anche i Millenials.

Anzi, li hanno già affascinati visto che proprio loro, i Millennials, secondo l’ultima indagine del portale specializzato in e-commerce di prodotti per l’abitazione Manomano.it il 34% degli italiani nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni ha rinnovato la propria casa nel 2015, contro il 29% dei 35-54 e il 30% degli over 55.

A spingere questa tendenza tra i più giovani è la voglia di personalizzare l’ambiente in cui vivono, seguita dalla sempre più diffusa necessità di risparmiare. I clienti di età 18-34 che acquistano infatti prodotti del fai-da-te sono aumentati del 7% rispetto all’anno scorso, e il servizio clienti viene contattato ogni giorno da giovani in procinto di ristrutturare la prima casa e bisognosi di consigli tecnici.

E non è un caso se i Millennials vengano spesso associati con i concetti di risparmio e di un’attenta gestione delle proprie risorse finanziare. E quale modo migliore per conciliare risparmio e prima casa se non quello della ristrutturazione fai da te?

I dati di Houzz & Home confermano il legame tra i lavori di rinnovo casalinghi e gli italiani appartenenti alla Generazione Y, i cosiddetti Millennials: il 22% degli intervistati dichiara di preferire la ristrutturazione in quanto più economica rispetto all’acquisto di un’abitazione completamente nuova e il 16% ritiene che questa scelta garantisca un ritorno migliore sull’investimento.

La media totale spesa per i lavori di ristrutturazione dai giovani italiani è di 48.600 euro nel 2015 (contro i 42.400 degli over 55): cifre giustificate da una tendenza dei giovani a non stabilire un budget preventivamente (21%) o a sfiorarlo (39%). La scelta di prodotti o materiali più costosi (44%), progetti diventati più complessi rispetto a quanto inizialmente stimato (37%) e i costi di prodotti o servizi maggiori rispetto a quello preventivato (34%) ne sono le cause principali.

Il risparmio iniziale si perde dunque nella troppa variabilità dei preventivi iniziali forniti dai professionisti del settore, scelti dall’88% degli italiani per le proprie ristrutturazioni, e nella poca esperienza di chi decide di svolgere i lavori in autonomia.

I Millennials rappresentano in media oggi il 28% della clientela globale del fai-da-te. Percentuale che aumenta di anno in anno.

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