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04 Maggio 2017
La casa, fra incertezza del futuro e spinta verso un’autonomia soprattutto economica. Insomma, la generazione Millennials, i nati fra gli anni ’80 e il 2000 sono sempre più in casa, ma dei genitori. E così la data dell’emancipazione si sposta sempre più in là, sempre più tardi rispetto alle precedenti generazioni. Meno della metà dei Millennials oggi risulta aver già lasciato il tetto familiare; nello specifico il 44% degli under 35 è uscito di casa nel 2016, mentre il 26% di chi è ancora con mamma e papà prevede di farlo forse entro la fine di quest’anno 2017.
È il risultato del sondaggio “I Millennials via da casa” condotto da Doxa per il portale idealista.it su un campione rappresentativo di 1.000 italiani.
Si va via da casa tardi, oltre i 30 anni (57% del campione oggetto di analisi). In un quadro generalmente asfittico per le giovani generazioni, si coglie un elemento di dinamismo nella popolazione femminile, con le ragazze più determinate a conquistare il proprio spazio rispetto ai ragazzi; il 51% di esse dichiara di essere uscita di casa rispetto a un 38% della popolazione maschile.
Il matrimonio costituisce sempre meno motivo esclusivo di uscita dal “nido”, perchè le priorità diventano altre come le convivenze, lo studio e il lavoro.
Questa è la differenza tra i Millennials e le generazioni precedenti: il 73% dei Baby Boomer (nati tra il 1945 e il 1964) è uscito di casa con il matrimonio, l’11% per motivi di lavoro, il 6% per motivi di studio; il 4% per vivere da solo; il matrimonio è stato il principale propulsore dell’uscita di casa anche per il 47% della Generazione X (nati tra il 1965 e il 1980), l’11% per lavoro, il 14% per studio e il 7% per amore della vita da single.
I Millennials (nati dal 1981 al 2000) rompono gli schemi di padri e nonni e, seppur con difficoltà economiche maggiori e in ritardo rispetto alle generazioni precedenti, quando escono di casa lo fanno per lavoro o studio (32%) tanto quanto per amore (30% per motivi di matrimonio) e l’8% per andare a vivere da solo. Il 66% dei Millennials lasciano casa per andare a vivere per conto proprio opta per l’affitto piuttosto che l’acquisto dell’abitazione. La problematica economica è l’elemento principale che guida la scelta dell’abitazione - si tratti del prezzo di acquisto o del canone di affitto -, per oltre la metà dei giovani intervistati (54%). Gli altri criteri di scelta sono il quartiere (36%), la zona di residenza (35%), la vicinanza al posto di lavoro (30%) e la vicinanza ai mezzi pubblici (29%). Come caratteristica intrinseca all’abitazione i giovani attribuiscono molto valore alla luminosità (29% dei rispondenti).
Oltre la metà dei Millennials si spostano per andare a vivere nella stessa cittá. Una sparuta minoranza - appena il 6% del campione -, vive nello stesso edificio dei genitori. Lasciare la casa dei propri genitori è anche una questione di cuore.
Di solito tra la decisione di andare via di casa e “fare il passo” trascorrono in media 6 mesi. La ricerca ha toccato anche sui sentimenti che accompagnano questo periodo per madri e figli: un mix di eccitazione (42%) e felicità (38%) per i ragazzi, di tristezza (59%) per le loro madri, anche se questo sentimento “dell’ultimo giorno” lascia il campo alla comprensione e a una presenza discreta nella vita del figlio.
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